SIAMO QUATTRO – testimonianza di Valentyna

GVS

A volte ti accorgi che nella vita tutto può cambiare. Non importa chi sei o da dove vieni ma, proprio nei momenti più difficili, avverti che la vita può regalarti un futuro migliore di quello atteso.
Non so quando tutto ebbe inizio ma quello che so per certo è che a volte i miracoli esistono e che è possibile trovare la luce in ogni tunnel.
Ricorreva l’anno 2009 quando a quattro ragazzi si è presentata la possibilità di ricominciare a disegnare la storia della propria esistenza.
La nostra vita di fratelli è suddivisa in due capitoli ed è nel secondo capitolo che inizia il nostro viaggio verso la libertà.
Abbandonati dai genitori che ci hanno messo al mondo, ci siamo ritrovati a dover affrontare la realtà da soli, senza nessuno al nostro fianco. Sbattuti da un istituto all’altro, siamo stati chiamati a mettere insieme tutte le nostre forze per non soccombere.
Eravamo solo bambini in cerca di affetto negato!
Eravamo rinchiusi in quattro mura, senza alcuna prospettiva del domani. Ci mancava tutto e l’unica forza per poter andare avanti era rappresentata dalla nostra unione di fratelli.
È stato il dover crescere in fretta che ci ha tolto tutto perché non abbiamo vissuto la nostra infanzia come è giusto per ogni bambino.
Per anni abbiamo accusato noi stessi di colpe immaginate e, solo crescendo, pur senza acredine, ci siamo resi conto che forse gli sbagli appartenevano a chi ci aveva messi al mondo e non ci aveva saputo apprezzare come figli.
Intanto noi ci impegnavamo ad abbozzare sorrisi per celare la nostra debolezza e se oggi siamo diventati quelli che siamo è proprio grazie al nostro passato che, temprandoci, ci ha reso persone migliori in un mondo pieno di pregiudizi.
Ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato: avremo anche noi una famiglia? Ci sarà qualcuno che ci accetterà per quello che siamo? Non si trattava di semplici domande ma di speranze che reclamavano di non essere sopite.
Poi è arrivato il momento!
I nostri sogni, infatti, si sarebbero realizzati nell’anno 2009 quando un papà ed una mamma hanno teso le proprie braccia verso di noi.
E’ vero: quando stavamo per allontanarci dall’Ucraina, rimanevano lì le nostre radici insieme ad una parte di noi.
Il viaggio verso l’Italia è stato lungo, ricompensato dal calore di tutta la nostra nuova famiglia. Non eravamo più soli!
Oggi posso dire che ne è valsa la pena perché è proprio grazie a quel viaggio che abbiamo iniziato a vivere, riconquistando con la libertà il ruolo di figli.
Da quel giorno sono trascorsi 15 anni e possiamo affermare per certezza che non potevamo chiedere di meglio, nonostante gli alti e bassi in famiglia.
Una cosa importante voglio aggiungere: non importa chi ti ha messo al mondo ma chi ha veramente creduto in te e ti ha saputo crescere come un vero figlio/a.
Questa è la storia di quattro ragazzi di nome: Alina, Iaroslav, Valentyna e Andrea.
Valentyna ha parlato per tutti

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