“L’agenda ritrovata” 8 e 9 Luglio a Potenza

GVS
A 25 anni dall’attentato in cui persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta, c’è un Paese che non ha dimenticato e vuole raccontare, ricordare e riflettere su quello che è successo il 19 luglio 1992. Per farlo, l’Associazione culturale L’Orablù di Bollate ha organizzato una ciclostaffetta che partirà il 25 giugno 2017 da Milano, portando con sé un’agenda rossa che attraverserà l’Italia, e raggiungerà Palermo il 19 luglio 2017, dove verrà consegnata a Salvatore Borsellino che, in tutti questi anni, non ha mai smesso di lottare.
Sabato 8 e Domenica 9 Luglio la tappa a Potenza: i tre ciclisti tedofori arriveranno da Eboli il pomeriggio dell’8 e ripartiranno verso Bari la mattina di domenica 9 luglio. Il GVS ha aderito all’iniziativa promossa da FIAB Potenza ciclOstile ed insieme ad altre associazioni e soggetti privati accoglieranno la bicistaffetta con il seguente programma:  

SABATO 8 LUGLIO 2017 sede Ce.Stri.m Via Sinni 
ore 17:30  Laboratorio per bambini  a cura della Libreria Senzanome, “Aspettando l’agenda ritrovata”
ore 19:00  Accoglienza ciclisti e dibattito sui temi di legalità e mafie in Basilicata
A seguire buffet e musica della Concert Band 
DOMENICA 9 LUGLIO sede Associazione Insieme Onlus  Viale del Basento 
ore 09:00 partenza della bicistaffetta con i tedofori lungo la via Appia per i primi km della tappa verso Bari

Un’agenda sparita. Un’agenda ritrovata. Entrambe di colore rosso. Quella sparita apparteneva a Paolo Borsellino ed è misteriosamente scomparsa subito dopo il tragico attentato del 19 luglio 1992 in cui persero la vita il magistrato e la sua scorta. Si trattava di un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone. L’agenda ritrovata è una copia identica di quella smarrita. Ce l’ha Salvatore Borsellino, e l’ha consegnata L’Orablù, che ha deciso di trasformarla nel simbolo di un’iniziativa che vuole diffondere e rafforzare i valori della legalità e della lotta alla mafia. 


Il passaggio della ciclo-staffetta nella nostra città è frutto di una forte volontà delle associazioni promotrici al livello nazionale di dare voce a un territorio sempre poco ascoltato e poco conosciuto. 

 

 



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