Dal sito della CAI – Rimborsi

GVS

Comunicato Stampa – Adozioni, sbloccati 15 milioni per rimborsi alle famiglie

Bonetti: nuove regole e più risorse per sostenere tutte le famiglie adottive

ROMA, 31 DIC – La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ottenuto il concerto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha firmato i decreti per il rimborso delle spese sostenute dalle famiglie nei percorsi di adozione internazionale conclusi negli anni 2018 e 2019. La stima della spesa, fatta sulla base dell’ipotesi che tutte le famiglie possano rientrare nella fascia più alta, è pari a euro 8.475.000,00 per l’anno 2018 e a euro 7.267.500,00 per l’anno 2019.

“Con i decreti appena firmati – spiega la Ministra Bonetti – sosteniamo più efficacemente le famiglie adottive, attraverso lo sblocco di risorse e nuove regole più inclusive. La nuova proposta prevede infatti rimborsi in base alle fasce Isee e non più in base al reddito complessivo. Ho inoltre ritenuto di incrementare in misura significativa gli importi e di aggiungere una fascia ISEE che consentirà a tutti i genitori adottivi, in maniera universale, di ottenere un rimborso”.

Il precedente DPCM prevedeva infatti due fasce:
1) un rimborso fino ad un massimo di 5000 euro per i genitori con un reddito complessivo fino a 35.000 euro
2) un rimborso fino ad un massimo di 3000 euro per i genitori con un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 70.000 euro.

Con i nuovi decreti, l’ammontare del rimborso, secondo la fascia ISEE di appartenenza del nucleo familiare, è così articolato:
1^ fascia ISEE (ordinario) fino a euro 25.000,00: euro 7.500,00
2^ fascia ISEE (ordinario) da euro 25.000,01 a euro 40.000,00: euro 6.000,00
3^ fascia ISEE (ordinario) oltre euro 40.000,00: euro 5.000,00.

“Facciamo oggi un altro passo di investimento nelle famiglie” rimarca la Ministra Bonetti. “L’adozione è un percorso di grande umanità per una famiglia e deve essere sostenuta direttamente. Con questo provvedimento portiamo, inoltre, anche nel sostegno alle famiglie adottive il principio di universalità che guida il Family Act: il riconoscimento che ogni bambino è un bene per tutta la comunità, che deve per questo farsene carico” – spiega la Ministra.

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