Adozioni sospese in Polonia
Dal sito della CAI:
“Negli ultimi mesi, come noto, alcune famiglie adottanti instradate in Polonia, hanno ricevuto il parere favorevole all’abbinamento con minori polacchi da parte del Centro Adottivo Cattolico di Varsavia e successivamente, dopo diversi mesi di attesa, sono state informate che il Ministero della Famiglia e del Lavoro e delle Politiche sociali, in qualità di Autorità centrale polacca, non ha concesso il suo consenso al proseguimento della procedura adottiva.
La Vice Presidente della Commissione ha scritto due lettere all’Autorità centrale polacca per avere spiegazioni in merito ai numerosi dinieghi.
E’ pervenuta di recente la nota di risposta del Ministero della Famiglia e del Lavoro e delle Politiche sociali nella quale si comunica che il Governo della Repubblica di Polonia ha deciso di restringere le adozioni internazionali, dando priorità alle adozioni nazionali nella convinzione di trovare in Polonia delle famiglie adottive disponibili o un ambiente familiare sostitutivo.
Il Ministero della Famiglia e del Lavoro e delle Politiche sociali ha altresì informato di aver richiesto al Centro Provinciale adozioni di Varsavia la revoca dell’adozione internazionale per tutti i minori per i quali il suddetto Ministero polacco ha rifiutato il consenso.
Considerata la situazione ed i dinieghi già pervenuti, per evitare ulteriori situazioni di difficoltà e per non generare aspettative nelle famiglie, la Commissione ha invitato gli Enti operanti in Polonia, in via cautelativa, a non accettare nuovi incarichi da parte di coppie che intendono adottare in Polonia e a non depositare nuovi fascicoli.
La Commissione assicura l’attivo interessamento, anche attraverso i canali diplomatici, per porre in essere le azioni finalizzate ad una possibile soluzione della vicenda nell’interesse primario dei minori in stato di abbandono e delle famiglie italiane che da tempo attendono di realizzare il loro progetto di adozione.”
Il GVS si augura che tutti i bambini polacchi abbandonati possano trovare una famiglia accogliente nella loro terra di origine.