Solidarietà alla Grecia
Il No della Grecia cambia la bussola dell’Europa: meno oligarchia, più diritti.
La Sezione Cooperazione e Solidarietà Internazionale del Gruppo di Volontariato “Solidarietà” (GVS) Onlus che dal 1997 opera attivamente con progetti di cooperazione, di sussidiarietà e di sostegno a distanza per superare le divisioni tra il Nord e il Sud del mondo, non poteva ignorare la crisi economica che ha colpito la Grecia.
Il NO della Grecia è il SI di chi spera in una Europa diversa: non di pochi, ma di tutti; non l’Europa del mercato globale, ma del mercato di qualità; non l’Europa economica, ma dei diritti.
Un’Europa in cui tutti siedono al tavolo delle trattative e tutti sono di uguale peso e dignità; un’Europa in cui nessuno è sovrano nello Stato degli altri, ma tutti sono sovrani indiscussi per la salvaguardia dei diritti dei popoli; un’Europa il cui vertice non è uno stato, ma l’unione degli stati.
Il popolo ellenico rivive la sua essenza magna, arrestandosi innanzi ad un politica non più condivisa ed apre una nuova “era” della UE: l’era del ripensamento sui valori dell’Unione, sui principi ispiratori e sulle profonde motivazioni che uniscono tutti i paesi. Perché se l’Unione è solo economica, se si prescinde dalla solidarietà tra i popoli per cedere lo spazio ai diktat e allo spread, se il tutto gravita intorno ad un solo paese, è facile presagire la rapida disgregazione a cui assisteremo.
L’Italia non ha nel suo DNA uno spirito impavido e la storia non ha insegnato molto: è un paese di cerniera, indeciso sul da farsi, che si preoccupa di fare bene i compiti assegnati della maestra tedesca; null’altro! E se la parola chiave è “solidarietà”, dovremmo tendere una mano alla cugina ellenica e l’altra alle due compagne di sventura, Spagna e Portogallo, per ri-costruire insieme un’idea di Europa che non si inchina innanzi alla preponderanza di uno stato, ma sa inginocchiarsi quando deve avvicinarsi al suo popolo in difficoltà.